Glossario di scultura
Stesura veloce e sommaria dell’opera in fase di progettazione già nell’aspetto definitivo.
l’astrattismo è definito come l'arte che non ha alcun riferimento alla realtà figurata . Nella sua definizione più ampia si descrive come arte astratta ciò che raffigura forme reali in modo semplificato o piuttosto ridotto - mantenendo solo un'allusione del soggetto naturale originario.
Parola francese che significa "studio" e sta appunto a indicare lo studio di un artista. Gli ateliers libres che fornivano ai giovani artisti possibilità di studio con notevoli facilitazioni economiche, ma senza un vincolante controllo sull’indirizzo dell’istruzione artistica, conobbero un grande incremento in Francia nel XIX secolo. Il più noto fra essi, l’Atelier Suisse (studio svizzero) fu fondato a Parigi poco dopo il 1820 e venne frequentato da Courbet, Delacroix e da alcuni Impressionisti.
Con questo termine si indica una prima piccola edizione dell’opera che l’artista esegue in modo rapido e approssimativo, con forme appena accennate, avanti di accingersi alla composizione definitiva. Il bozzetto può essere sia una scultura che una pittura o un plastico, ed è evidentemente rivelatore per seguire l’evoluzione del pensiero dell’artista tra la fase preparatoria e quella definitiva.
Una lega di rame e stagno, talvolta contenenti piccole quantità di altri elementi in proporzioni variabili come zinco, silicone e fosforo. Più duro e più durevole dell’ottone fu ampiamente utilizzato fin dall'antichità per la fusione di sculture. Leghe di bronzo variano di colore da tonalità argentee al rosso ramato, le miscele e quindi il colore possono anche variare da una fonderia ad un altra .
Impronta di un rilievo o di una statua ottenuta calcando una materia duttile (cera, argilla. gesso) sopra il modello e ricavandone una matrice che dà la più fedele e meccanica copia (comunemente realizzata in gesso) della scultura originale.
L'arte concettuale è l'arte in cui il concetto o idea coinvolti nel lavoro ha la precedenza sulle tradizionali preoccupazioni estetiche e materiali.
Si intende per arte figurativa il tipo di opere che hanno come soggetto principale la figura umana o animale.
La tecnica a cera persa, per la fusione di statue cave in bronzo di grandi dimensioni, era conosciuta fin dall'antichità. Tra gli esempi antichi meglio conservati, realizzati con questa tecnica, ci sono i Bronzi di Riace, di epoca classica. La tecnica passò in disuso durante il medioevo, restando viva solo nell'Impero bizantino. Fusioni in bronzo di piccoli oggetti erano sempre praticate, ma si trattava comunque di opere "piene", impensabili su grandi dimensioni. Con il Rinascimento, nel quadro del recupero di tutti gli aspetti della civiltà classica, la tecnica venne ripresa. La prima statua di grandi dimensioni fusa con la tecnica della cera persa in epoca moderna è il San Giovanni Battista di Lorenzo Ghiberti (1412-1416), che venne prudentemente fatta in più pezzi separati, assemblati in un secondo momento. La tecnica del bronzo aveva innegabili vantaggi rispetto alla pietra, poiché la maggiore coesione del materiale permetteva un atteggiarsi più libero nello spazio dei soggetti senza timori di fratture, ottenendo risultati di maggiore naturalezza e vivacità.I vari passaggi per la maggior parte di chi ammira un'opera d'arte, la realizzazione di una scultura in bronzo resta avvolta da un'aura di mistero. Infatti, sono molte e complesse le fasi di lavorazione necessarie per giungere alla creazione di un oggetto d'arte tramite la tecnica della fusione a cera persa. Con la formatura l’ artista ricava dall'originale in creta il calco, ossia il negativo dal quale si potranno ottenere le repliche. Durante il getto in cera è immessa nel calco cera liquida che, solidificando, riproduce il soggetto cavo in positivo intorno al quale viene applicata una rete di bastoncini in cera che, confluendo in uno stesso punto, costituiscono la via di accesso del metallo e dell'espulsione dei gas. Quindi nella fase di ritocco, con asticelle di ferro riscaldate, sono ridefiniti accuratamente i dettagli poi il manufatto viene colmato e avvolto con gesso refrattario. Si prosegue con la cottura, in forni adatti, dove il gesso acquista consistenza e la cera si scioglie lasciando il vuoto in corrispondenza della propria impronta. Negli stampi così ottenuti, durante la fase di fusione, viene colato il bronzo ad una temperatura di circa 1100 gradi. Una volta raffreddato, il metallo viene liberato dal materiale refrattario. A questo punto è necessario un lungo lavoro di rinettatura, che comprende la levigazione delle superfici (raspinatura) e la rifinitura dei dettagli (cesellatura). L'ultimo intervento, la patinatura, conferisce l'aspetto cromatico finale del bronzo evitando una rapida ossidazione e conferendo maggiore valore estetico all'opera.
Il termine è generalmente utilizzato quando due o più supporti sono utilizzati in una singola opera d'arte, ad esempio metallo e legno, o metallo, legno e pietra. Tecnica mista comprende materie plastiche, fibre, e qualsiasi elemento naturale - artificiale o che può essere utilizzato per modellare o comunque costruire una scultura.
Il processo attraverso il quale uno scultore aggiunge creta bagnata o altro supporto morbido come intonaco bagnato o cemento o altri mezzi per costruire o creare la propria opera d'arte originale - spesso utilizzando un'armatura. Si tratta essenzialmente di un additivo, non un processo sottrattivo in contrasto con intaglio, sebbene sottrazione può anche essere ed è spesso usato nel processo di realizzazione delle forme desiderate.
La prima, rapida notazione tracciata dall’artista che vuol fissare un tema, una prima idea dell’opera che seguirà. Diverso dall’abbozzo, lo schizzo è il primo atto creativo (anche se, assai spesso, ad esso non segue una elaborazione vera e propria traducendo l’impressione primitiva) e rivela chiaramente l’istinto particolare dell’artista. In tal modo esso acquista un valore autonomo e talora grande.
Patinatura è valorizzazione del bronzo dall'applicazione chimica di colore. Tre composti solubili in acqua costituiscono la base per la maggior parte patine: Nitrato ferrico produce un colore violaceo, nitrato rameico crea invece i verdi e gli azzurri e il solforato di potassio che produce in fine il nero. Ogni fonderia sviluppa le proprie patine che derivano da una miscela accuratamente sviluppata di diversi prodotti chimici, pigmenti e in fine di tecnica di applicazione. Ampie gamme di colori, trasparente e opaco, sono a disposizione del patineur esperto. Il passo finale è mettere un sottile strato di cera trasparente sopra il bronzo per migliorare e preservare la patina.
Il bassorilievo è una scultura realizzata su di una superficie piatta. L'altorilievo, è una scultura quasi tridimensionale e che quindi esprime una grande plasticità, anche se ancorata e sporgente rispetto alla base. Sostanzialmente la differenza tra bassorilievo e altorilievo, sta nella sporgenza volumetrica delle figure dal fondo. La scultura a tutto tondo o a rilievo totale è invece completamente modellata da tutti i lati, e può essere osservata da ogni punto di vista a differenza del bassorilievo e dell'altorilievo, non ha un piano di fondo. L'esempio classico di questo tipo di scultura sono le statue osservabili da tutti i lati, anche se esiste un lato principale, che ne determina anche la collocazione.
La saldatura è una tecnica molto utilizzata nella scultura moderna anche se possiamo trovare validi esempi di questa tecnica anche nella più antica arte statuaria. Ovviamente per saldatura non intendiamo esclusivamente quell’insieme di tecniche moderne di “fusione e coesione” in cui attraverso alte temperature (ottenute con cannello ossigeno-acetilene, bruciatori di vario tipo, arco voltaico ecc…) vengono “saldati” assieme due pezzi di metallo anche di natura diversa, ma l’insieme di tutte quelle tecniche di “assemblaggio” che servono per unire assieme i vari componenti dell’opera. In questo caso possiamo parlare di saldatura con barbottina (nel caso dell’argilla), saldatura con vetrificanti (nel caso di ceramiche e porcellane), saldature con colle e stucchi di vario genere (termiche, epossidiche, viniliche, ciano acriliche, poliestere ecc…), saldature a bacchette di cera (scultura a cera o realizzazione di preforme in cera persa) ed infine la saldatura metallica (ad arco voltaico, a filo ecc…) per unire materiali metallici di vario tipo (acciaiosi, ferrosi, alluminio, ottone, rame e bronzo).
La Scultura è l’arte di dare forma ad un oggetto partendo da un materiale grezzo o assemblando assieme diversi materiali. Con il termine scultura si indica anche il prodotto finale, ovvero qualsiasi oggetto tridimensionale creato come espressione artistica.
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